L'autore, intervistato, ci spiega perchè questi cocktails vengono definiti nel titolo
Light
perché si adattano all’esigenza dei drinker attuali, cioè quella di godersi uno o due bicchieri, ma senza eccessi di alcol e calorie, per restare comunque in forma. Un esempio: il Pinzivodka, è un “pinzimonio drink” perché si beve e si mangia insieme. Va servito accompagnato da verdura già tagliata, per continuare a godere di un aperitivo light. E addirittura sano.
Contemporanei
perché i cocktail di questa guida sono senza tempo. Il libro riflette indubbiamente una tendenza al wellness diffusa, ma è un ricettario che non passa mai di moda. Raccoglie infatti 100 cocktail leggeri adatti ad ogni gusto, con ingredienti particolari o che si trovano in ogni dispensa, speziati o dolci, classici internazionali o inediti, rinfrescanti o più adatti alle stagioni fredde. Insomma, da tenere a portata di mano per farsi ispirare».