| In Sala

Nella scodella di porcellana c'è il vino buono (e non solo)

Fra tradizione e innovazione, la scodella di porcellana pensata per il vino piacentino è ora aperta a nuovi usi: colazioni, pranzi e aperitivi, dalle osterie alle trattorie agli agriturismi.

La scodella per vino in porcellana

La parte migliore di ogni innovazione sta nel recuperare al meglio quello che ci insegna… la tradizione. Discorso che vale in ogni contesto, ma a maggior ragione nei locali, in cui talvolta la sperimentazione raggiunge vette difficilmente comprensibili, mentre spesso la scelta vincente consiste nel puntare sulla semplicità - ovviamente non fine a se stessa. Un esempio tipico è la scodella per vino (e come vedremo non solo) in porcellana, fortemente radicata nel piacentino e nel parmense, ma non per questo non utilizzabile in altre realtà.    

 

Trattorie e locali all'avanguardia

Pensata in particolare per il vino sfuso, specie quello servito in ambienti rustici e informali, la scodella è il simbolo di ciò che osterie, trattorie e agriturismi portano in tavola; anche i ristoranti country e i locali all’avanguardia si sposano perfettamente con lo stile della scodella, resistente e lavabile in lavastoviglie. A tutti da bambini è capitato di vedere i grandi bere il vino, supplicandoli di berne un goccio: in quante case la bevanda era servito in una scodella di questo tipo? L’intento di chi va nella tipologia di locali citati è (ri)trovare un’atmosfera familiare, buon cibo fatto in casa… e qualcosa che faccia tornare alla memoria la casa della nonna

 

 

Lo "scudlein" per il Gutturnio

Questa stoviglia, le cui caratteristiche sono la mancanza di manico e l’avere alla base un rinforzo da piede che ne garantisce la stabilità, può inoltre essere impiegata a colazione con il caffelatte, a pranzo per la minestre in brodo e come contenitore per aperitivi e stuzzichini. La tradizione, sopravvissuta nei contesti contadini e nelle campagne piacentine, consiste come detto nel bere il vino al suo interno piuttosto che in bicchieri di vetro o cristallo; si tratta di qualcosa conservato fino ai giorni nostri, forse perché la conformazione di quello che i piacentini chiamano “scudlein” consente di assaporare al meglio i vini locali, a partire dal Gutturnio. La scodella presentata da RG Mania ha non a caso la forma e la misura richieste dai locali che offrono prodotti tipici. 

 

La scodellina tra passato e futuro

La scodellina bianca simbolo di un modo più umano di approcciarsi al vino, ma anche di una proposta innovativa nel rispetto dei valori, pur non esaltandone gli aromi è in grado di creare convivialità, e perché no connettività, grazie alla sua aura ancestrale e quindi rassicurante. Per colazioni e pranzi caldi, antipasti non convenzionali, ma soprattutto bevute in compagnia, magari giocando a briscola davanti ad una fetta di salame: la scodella proposta da RG Mania abbraccia e vi abbraccia, ponte tra passato e futuro della ristorazione e non solo