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Intervista al barman Alan Arrigo

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 Hai “militato” per molti anni nell’AIBES e adesso sei membro dell’ AMB Associazione Barmen di Monaco, che importanza riveste per te il ruolo dell’associazionismo? Quali le differenze tra AIBES e AMB?

Per me è sicuramente un onore poter essere membro di una associazione e come tale cerco di portare alto il suo nome e comportarmi adeguatamente. In Aibes sono stato bene e devo molto all’associazione ed a persone al suo interno, alla AMB devo dare molto e spero di esserne fiero portabandiera, abbiamo appuntamenti importanti quest‘anno e primo tra tutti il riconoscimento IBA a Praga.

Ripercorrere tutte le tappe della tua carriera professionale è quasi impossibile, perché nonostante tu sia un professionista giovane, appena quarantenne, la tua esperienza è davvero notevole. Ti chiedo solo quale tra le tante esperienze ti ha insegnato di più, quella che hai nel cuore? Ovviamente la prima esperienza all’estero e più precisamente in Germania e poi altrettanto importante il primo locale “mio” . Se posso aggiungerei anche la prima esperienza alberghiera.

Se tu dovessi dare una definizione al tuo stile, alle tue preferenze in fatto di bere miscelato, come preferisci essere considerato?

Un barman classico, da American Bar di Albergo per capirci. Ho avuto modo di imparare e vedere tecniche innovative, cerco di abbracciare tutti gli stili, cerco di documentarmi continuamente ed a volte inserisco piccole chicche, ma preferisco comunque restare sul classico. La clientela internazionale comunque preferisce uno stile sobrio ed elegante.

Personalmente credo che il vostro mestiere, come quello degli chef, assomiglia tanto a quello di un artista: le sperimentazioni te le puoi permettere solo se hai solide basi, le regole in tutte le discipline le possono infrangere solo coloro che le conoscono molto bene. Tu come ti rapporti con la sperimentazione e la ricerca di nuove proposte?

In continua evoluzione personale direi, attrezzature,bicchieri,tecniche… insomma tutto quello che è novità mi attrae… poi ovviamente non metto tutto in pratica…

In questo momento hai una particolare preferenza per qualche ingrediente o per qualche prodotto nuovo o antico riscoperto?

Si, insieme a Luca Coslovich in occasione del matrimonio del principe Alberto di Monaco abbiamo creato un cocktail con all’interno due prodotti a mio avviso semplici ma innovativi : AQUA21 (una grappa a bassa gradazione alcolica) ed il Fiore di Hibiscus in sciroppo ambedue prodotti poco usati purtroppo. Attualmente sempre per promuovere il made in Italy, uso molto e propongo l’ italianissimo liquore PICA, secondo me è il jolly della miscelazione.

La tua attività si è svolta particolarmente il località turistiche e anche di un certo tipo di turismo come Sanremo e Montecarlo considerate, almeno fino a qualche tempo fa, mete di un turismo elitario. Come sono cambiate nel tempo queste realtà? Pensi che oggi il fruitore turista sia più o meno informato e conoscitore di quello di un po’ di tempo fa?

Sanremo è caduta in un turismo di massa e di seconde case dal quale è difficile riemergere, la città è bellissima e vivibilissima sia per clima che per qualità della vita. Purtroppo i collegamenti inesistenti rendono questa rinascita sempre più lontana. Montecarlo è Montecarlo, direi perfetta per il turismo e l’accoglienza. Tutto è mirato a rendere piacevole il soggiorno al turista. Ovvio che sia elitaria come meta e vuole ovviamente essere mantenuta tale. Il turista è consapevole di quello che vuole e sa a priori di solito quello che troverà, rendergli questo ancora più indimenticabile è compito nostro.

Poiché questo blog è seguito da professionisti e da aspiranti tali, hai qualche suggerimento o indicazione da dare ad un giovane appassionato che volesse trasformare questa passione in professione?

Studiare studiare studiare, seguire i consigli delle persone con più esperienza e mai montarsi la testa.

Hai raggiunto molti importanti traguardi nella tua carriera. Come ti vedi tra 10/20 anni?

Spero semplicemente di essere un bravo papà per i miei due bambini.

Per contattarti direttamente puoi fornirci un recapito, un sito, un blog, una pagina facebook?

Certo, mi potete contattare su Facebook: Alan Arrigo , mandatemi un messaggio privato e vi aggiungerò agli amici.

Intervista a cura di Monica Palla