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Intervista a Silvano Samaroli

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La storia di Silvano Samaroli è un romanzo noto probabilmente ai tanti suoi estimatori
Un uomo che ha fatto della Sua passione, il proprio lavoro e la ragione della propria esperienza di vita.
"Trasformare la Passione in Amore è uno dei segreti" - ci confida Silvano-
"Della Passione si è schiavi irrazionali, l'Amore invece è pura Energia"
"Come vi dicevo, l'Amore è Energia; e di Energia sono fatte Tutte le cose.
Cogliere, Comprendere ed interpretare l'Energia nelle sue infinite espressioni, é un percorso che non ha termine ne meta precisa. Ho voluto dare la mia interpretazione in ogni mia Selezione: le mie bottiglie posso paragonarle a silenziosi soldati che con tenacia hanno lavorato per me,hanno parlato di me nel corso di questi 45 anni di attività. La qualità è una percezione accessibile a tutti,
è la qualità che offriamo che parla per noi, è la qualità che offriamo che parla di noi e dice chi siamo"
All'inizio degli anni '80 è iniziata l'industrializzazione del Whisky:
prima di quell'epoca le caratteristiche climatiche tipiche delle varie zone, erano molto distinte e percepibili. Le firme delle case erano inconfondibili.
Erano circa 20 anni che avevo intrapreso la mia avventura di Selezionatore,
negli anni '90 i malti utilizzati dalle distillerie, avevano la stessa provenienza.
Molto spesso i lieviti provenivano dalle medesime aziende,
questa combinazione ha portato ad un inevitabile appiattimento del mercato.
Le aziende propongono distillati giusti, facili, sani, piacevoli: che si vendono.
I grandi vintage sono perciò destinati a scomparire.
Proprio in quegli anni, guardando la fotografia della corrente situazione, mi sono chiesto: "Se le materie prime sono pressochè identiche, (io seleziono botti, Per cui non intervengo ne nella fermentazione ne nella distillazione) Come posso EMOZIONARE?"
Il mercato va preceduto, non va seguito, Seguire le mode significa mettersi in completa concorrenza: spartirsi parte di un mercato già creato. Precedere le tendenze significa lanciarne di nuovi.
L'"illuminazione" è arrivata bevendo un grande invecchiato di 30 anni
Al naso elegante, perfetto, regale, maestoso ma il palato non gli corrispondeva; non lo sosteneva come si vede dal grafico,

grafico

 

imbottigliare nel momento "giusto" tra il massimo del risultato olfattivo e strutturale durante l'invecchiamento, fino a quel momento, poteva risultare relativamente facile.
Come per ogni forma d'arte, la peculiarità non è il tono di colore o il volume dello strumento: ma l'interpretazione.
"Avrei potuto dipingere o scolpire, mi è capitato un distillato. Questa è la mia forma di espressione". Nacque così NO AGE un assemblaggio verticale di diversi vintage.
-Un colpo di scena sul mercato, una intuizione sorprendente in stile Silvano Samaroli,
un regalo per noi amanti delle Sue Selezioni-
Assemblare verticalmente mi ha permesso di dare il massimo dell'espressività di una serie di botti assemblandoli con coraggio e sapienza. L'acidità di un 8-10 anni fa acquisire volume, la vaniglia tipica di un invecchiato di 12-14 anni arrotonda
il fruttato e floreale che si acquisiscono a 20 anni; l'insieme dà struttura alla grande eleganza di invecchiati che superano i 30 anni. Con NO AGE ho voluto allontanare ogni forma di preconcetto: grado alcoolico o età non contano più.
Ho voluto Distruggere l'idea che il blend sia un tentativo timido di piacere a tutti; sconvolgendo il significato del termine attraverso sapiente dosaggio e profonda conoscenza delle varie botti. Con NO AGE non voglio raggiungere la perfezione, ma regalare una Emozione.
Una nuova provocazione arriva con il NO AGE in prossima uscita
Il Whisky è energia: è vivo tanto quanto il vino, solo con un diverso tempo.
Il distillato continua ad evolvere ed ad invecchiare anche in bottiglia.
Compreso questo particolare, il prossimo NO AGE avrà il tappo a vite che ne preserva la longevità.
-Dopo questa lunga chiacchierata, Silvano, ho ancora una domanda: lei non è geloso dei suoi segreti?
"Assolutamente no, li racconto proprio perchè non rimangano tali"

Intervista a cura di Sabrina Magnaldi Chacon