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Intervista a Matteo Stefani

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Rivolgo qualche domanda a Matteo, che lo gestisce dall’apertura avvenuta circa un anno fa.Il vostro locale come è organizzato, in quanti siete e con quali ruoli?

Innanzitutto grazie nell’interesse in Blu e nella possibilità di rispondere a delle domande che ci danno la possibilità di spiegare meglio quello che cerchiamo di fare. Siamo una decina, con ruoli che cercano di ricoprire tutte le necessità di un bar-ristorante.

Il Blu richiama lo spirito di un bistrot, ma so che tu non ami questa parola, perché affermi giustamente che il locale tipo bistrot non fa parte della nostra cultura, tuttavia non credo che il Blu possa essere definito semplicemente un ristorante o una trattoria. Ci spieghi meglio il concetto generale del locale?

Crediamo di essere l’evoluzione, con tutte le comodità e tecnologie che il progresso ha portato, di un bar-trattoria. Non capisco la necessità di un modello francese quando abbiamo nella nostra storia un bellissimo esempio di come si possono coniugare contatto umano, attenzione alla qualità, semplicità nell’offerta, clima informale, come erano i locali dove mi portava mio nonno, anche solo per giocare a carte e stare in compagnia. Ecco, da noi, l’unica differenza forse è che non si gioca a carte.

Sui tavoli ci sono alcuni piccoli segnali, dettagli che fanno la differenza: la carta dei vini realizzata con un mazzo di carte, il menu scritto a mano su un libricino, il pane servito nei sacchettini di carta con il vostro logo ecc… Chi è tra voi il creativo che pensa all’immagine del locale?

Anche i clienti, a volte, sono stati spunto o addirittura autori di qualche cosa del Blu.

Il menu è ricco di piacevoli sorprese e sicuramente una nota di livello riguarda la qualità della carne, come vi rifornite?

Cerchiamo cerchiamo cerchiamo, proviamo proviamo proviamo. E tutto quello che può rientrare negli alti livelli che cerchiamo facciamo di tutto per averlo. Sia anche come oggi di andare a dormire alle 2 e svegliarsi alle 5, per aspettare il macellaio.

Chi decide i piatti, i menu ? Se ne occupa lo chef, sono decisioni che prendete assieme?

Parliamo molto. Abbiamo comunque deciso a monte una linea e degli obbiettivi da raggiungere e un’immagine da trasmettere, tenendo conto non solo dei gusti di una persona, ma di tanti fattori: la zona, il locale, i prodotti e i produttori,…

E’ un locale che sembra ben organizzato per accogliere vari tipi di clientela e clientela di vari orari. Quali sono i vostri punti di forza e gli appuntamenti della giornata più significativi ? Quali tipi di clientela frequentano abitualmente il Blu?

Tutto quello che facciamo cerchiamo di farlo al meglio, senza favorire o sentirci più forti solo in una fase della giornata che implicherebbe la nostra debolezza in altre. Se abbiamo deciso di stare aperti in una fascia è perché ritenevamo di poterla coprire bene. Gente del quartiere e giovani che altrimenti lavorerebbero a casa vengono a trovarci con il loro computer durante il giorno. Amanti di cocktail, tatuaggi e vino, oltre al cibo, si avvicinano la sera. Oltre a tutti quelli che apprezzano la nostra trasparenza e tracciabilità dei prodotti che usiamo.

Se tu fossi un giornalista o un critico enogastronomico, quale aspetto sottolineeresti positivamente  del vostro locale, in cosa davvero pensi di poter affermare che il Blu si distingua da altri locali?

Nella ricerca di un rapporto personale e diretto con chi ci dà la possibilità di lavorare con i frutti del suo lavoro. La possibilità di parlarci direttamente, di sentire i loro stati d’animo, le loro fatiche, le loro gioie e successi: tutto quello che è alla base di quello che poi noi mettiamo in tavola.

Avete progetti per il futuro? Qualche altra novità da inserire ? Avete qualche sogno nel cassetto da portare avanti?

Tante e che dobbiamo ancora in parte mettere a fuoco. Fuori è pieno di prodotti e di gente speciale che noi vorremmo facessero parte della nostra squadra e della nostra tavola.

 Per i frequentatori del blog che vi volessero contattare, siete presenti sui social network, avete un sito, un blog, insomma come si fa a saperne di più ?

Dal nostro sito ci sono i link per i social che seguiamo giornalmente: www.blumilano.net

 Intervista a cura di Monica Palla

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