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24h open shops

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Se ne vedono sempre di più perché hanno superato l’indifferenza della massa, diventando una comoda alternativa ai bar o a chi per loro. Stiamo parlando degli open shop, ovvero quegli spazi in cui sono state inserite macchinette automatiche prima reperibili solo nelle scuole o nelle aziende, colpevoli di intervalli prolungati e pettegole pause caffè.

Se prima questi atri erano occupati da un solo distributore in cui si potevano trovare tarallini e succhi di frutta, ora la richiesta di mercato ha imposto che vengano ampliati, dedicando la giusta metratura a bevande calde, divise dai ‘cold drinks’, divisi dal reparto dolce e salato, diviso sovente da distributori di dvd.

La qualità della merce, ahimè, non è variata, in quanto le macchine in questione sono le stesse del passato e thè e caffè, come il latte, sono in polvere, tanto quanto gli snack sono patatine in buste e croissant confezionati. La vera novità è che la crescita di questo mercato abbia imposto l’esigenza almeno di un design più accattivante delle macchine e di una gamma di prodotti più vasta, nonostante sia l’economicità degli stessi la vera ragion d’essere, oltre la praticità e velocità del servizio: ormai danno tutte il resto al pagamento e invece di scaraventare le lattine giù fino al punto di raccolta, esse vengono erogate grazie a un tubo che le reperisce direttamente nella propria fila e colonna per poi adagiarle con grazia al proprio posto, in modo da poterle prelevare, evitandoci la consueta ammaccatura o lo schizzo derivato dal loro scuotersi, ma soprattutto l’incepparsi del meccanismo, che faceva incastrare gli articoli.

I prodotti, come anticipavo, sono gli stessi della grande distribuzione, ma vi assicuro che all’estero (sempre un passo avanti), ce ne sono anche di più freschi e salutari, o perlomeno gustosi: hamburger con tanto di data di confezionamento, tramezzini, muffin e altri prodotti di giornata, dai vegetariani, ai superfarciti, con possibilità di aggiungere salse.  Se dunque anche in Italia qualcuno osasse lo step successivo, avremmo prodotti freschi e di alta qualità, offerti a un range di clienti che sempre più spesso al giorno d’oggi si fanno strada: i frettolosi. Niente coda alla cassa del bar o preoccupazione per l’hot dog intriso di smog del paninaro a bordo strada.