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Sciabolare lo Champagne: leggenda e ritualità

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Il periodo delle feste corrisponde anche al periodo delle cene. Tante cene. C’è quella dell’ufficio, quella coi parenti, e poi con gli altri parenti, con gli amici e via così, fino al completamento della rubrica.

Per qualcuno una scocciatura, per altri un motivo per far festa e divertirsi. E quale miglior modo di festeggiare se non con un bel brindisi?

La bottiglia di vino sulle tavole imbandite è una garanzia, è l’ospite in più, quello che porta allegria e convivialità.

Gli accorgimenti per aprire un ottimo vino e dare il via al festeggiamento sono molti e gli esperti vignaioli sono sempre pronti a prendere la bottiglia per il collo e dare sfoggio delle loro capacità da veri intenditori.

Esiste però un solo modo davvero impressionante per stappare lo Champagne. E' una tecnica ideale per conti alla rovescia e brindisi, per aperitivi che danno via alle danze e panettoni che le chiudono: sciabolare la bottiglia.

ETIMOLOGIA


Il termine sciabolare deriva dallo strumento con cui si effettua l’operazione, una vera e propria sciabola.

Il nome originale della tecnica è sabrage (da sabre, traduzione francese dell’oggetto).



Ma perché si sciabola?

CENNI STORICI


La storia, o meglio la leggenda, nasce in epoca napoleonica. I soldati – gli ussari - erano soliti festeggiare le vittorie aprendo le bottiglie di Champagne proprio con le sciabole con cui combattevano. Non è difficile credere che volesse essere un augurio anche per le battaglie a seguire.

Qualcuno sostiene che lo si facesse anche una seconda volta, ovvero prima della battaglia, per darsi coraggio e affrontare il combattimento con un pizzico di incoscienza.

Come ci si può immaginare, non si aveva tempo per seguire fini rituali, quindi il taglio netto del collo della bottiglia avveniva con un colpo secco e deciso.

Pare che Napoleone fosse il primo fra gli amanti del buon vino, soprattutto di Champagne. Per questo era solito portarne ingenti quantità durante sue campagne militari. Non a caso, l’ascesa dello Champagne corrisponde proprio a questo periodo storico.

Non solo, è probabile che ci fosse anche una seconda motivazione dietro a questa scelta, ovvero far conoscere i prodotti francesi.

Si potrebbe quindi affermare che Napoleone sia stato anche precursore di ottime strategie di marketing e non solo di quelle militari. Il condottiero stesso era solito stappare le bottiglie sciabolandole, con notevole destrezza.

Pare quindi che l’epoca post rivoluzione francese, abbia permesso l’ascesa del nettare francese e non solo dell’impero napoleonico.

Si racconta che lo stesso Bonaparte vantasse del titolo di primo Sabreur (sciabolatore) e che durante i festeggiamenti fosse solito ripetere quello che divenne un vero e proprio motto:
“Champagne: nella vittoria un merito, nella sconfitta una necessità”.
Che sia vero o meno, la storia è molto suggestiva e condisce le leggende che circondano il mito dello Champagne.

SPETTACOLO


Sulle origini storiche si possono avere dubbi ma non sull’eleganza e l’effetto scenografico che si ottiene di fronte al proprio parterre di ospiti quando si estrae la sciabola dalla sua raffinata scatola in legno e si stappa la bottiglia.

Se volete anche voi fare un figurone alle vostre cene o regalare un'emozione, vi consigliamo di prova la Sciabola Sommelier Pulltex in acciaio inox cm 45 con scatola in legno.