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Ricordi d'estate

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Immaginate di trovarvi stanchi e demotivati arrivati a sera dopo una solita giornata trafficata. Quante volte vi sarà capitato? Per me si è verificata questa spiacevole situazione proprio stasera. Così, presa da un'apatia mortale mi metto a scorrere schermate piene di idiozia di Facebook. Fra le varie stupidaggini c'è però qualcosa che osservo sempre con molto interesse e nostalgia: le foto dei vari locali ristoranti e bar della Pequeña Isla che ho aggiunto fra le amicizie subito dopo esservi tornata ben più di un anno fa.

Sbarcare su questa lingua di terra e sentirmi come a casa è stato un solo attimo. Avevo già sentito molti altri prima di me parlare di una sensazione simile scaturita dall'incontro col suo mare e le sue spiagge, i suoi paesi e i suoi fari, ma io non sono soggetta a tali colpi di fulmine...generalmente. Per la mia rubrica di oggi, voglio ricordare un momento particolare trascorso su quella magica isola nell'unica (ahimè) settimana che vi ho trascorso. Era un venerdì sera ed eravamo ormai a fine agosto, in quell'orario in cui ormai la gente svuota le spiagge e i motorini ripartono fumando dai parcheggi, l'ora ideale per una passeggiata lungo Plaja de Migjorn insomma. La destinazione era un ristorante sulla spiaggia che sapevamo offrire ottimi mojito durante l'happy hour. Al di là dell'atmosfera tutta milanese da pr che sembrano statue di marmo, bariste in bikini, divanetti in pelle bianca e clientela tipica del jet set (del resto si sa, Formentera d'estate è la filiale di Milano...), la terrazza su cui ci fecero accomodare mi ha offerto forse alcuni dei momenti più felici di quella mia vacanza. Sembrava esattamente la cena di un film: il ghiaccio del mojito che avevo in mano andava sciogliendosi, creando una piacevole pioggerellina sul bicchiere e sotto le mie dita, tutt'attorno persone che chiacchierano e sorridono, e un senso di relax indescrivibile che sembrava aleggiare su quel piano rilassato su una delle spiagge più belle che le isole Canatie possano offrire. È così che dovrebbe essere davvero l'happy hour, come l'ho vissuto io quella sera, nel senso più letterale del suo termine, perché sopra ogni cosa c'era un ospite d'eccezione, ma immancabile, che rese quel momento così speciale: il tramonto. E credetemi ragazzi quando vi dico che un tramonto così lo potete trovare solo a Formentera.

(Scusatemi se stasera sono andata un po' fuori tema, ma è la nostalgia...)