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Cosi Tabellini, storia e qualità del peltro made in Italy

Cos'è e quali sono le qualità del peltro? Scoprine storia e curiosità attraverso la vicenda di Cosi Tabellini, azienda di Brescia simbolo del made in Italy.

Cosi Tabellini

Cosi Tabellini è un’azienda a conduzione familiare che, dal 1954, si occupa della lavorazione artigianale di peltro, ceramica e cristallo in un laboratorio di Brescia, città da secoli nota per la lavorazione del peltro. La produzione artigianale, realizzata ancora oggi tramite la tecnica della fusione, è portata avanti dagli attuali proprietari che, pur fedeli alle origini, hanno rinnovato e modernizzato il design, combinando questa lega con materiali altrettanto importanti.

 

Oggetti in peltro o oggetti di stagno? I componenti del peltro

Al contrario di altri idiomi, in italiano è presente la distinzione linguistica tra peltro e stagno, oggi quarto metallo più prezioso dopo platino, oro e argento. Il peltro ha valore indubbio: meno costoso dell’argento ma altrettanto bello e suggestivo, si pensa che sia stato utilizzato per la prima volta durante l’età del bronzo (3500-1200 a.C.). Si tratta di una lega composta principalmente da stagno, con una piccola quantità di rame e antimonio; esperti di metallurgia hanno ipotizzato che potrebbe essere stato inventato invertendo le quantità di rame e stagno presenti nel bronzo, per caso o a tavolino.

 

 

Le origini del peltro

Il peltro è stato impiegato per la realizzazione di oggetti tanto utili quanto belli e i riferimenti scritti sul suo uso si trovano nella Bibbia, in iscrizioni egizie e testi romani d’epoca imperiale, come il suo commercio si può far risalire ai tempi dei Fenici e poi dei Romani. Le principali fonti di stagno europee erano le miniere della Bretagna, della Cornovaglia e della Penisola Iberica, mentre il centro dell’industria italiana, Venezia, ha importato lo stagno fino al XV secolo, quando fonti più economiche divennero disponibili in Cornovaglia.

 

Il peltro tra Medioevo e Rinascimento

Durante il Medioevo, la produzione di oggetti in peltro venne limitata dai conflitti, tanto che questo prezioso materiale venne usato principalmente per l’iconografia religiosa e da parte delle famiglie nobili. In età rinascimentale, con il progresso sociale e tecnologico e il miglioramento del tenore di vita, il peltro sostituì gradualmente il legno e l’argilla per la realizzazione di articoli per la casa, la qualità del lavoro dei peltrai venne regolarizzata anche in Italia (un esempio per tutti Paratici a Brescia); tra Cinquecento e Seicento divenne quindi il principale componente di oggetti liturgici e per la tavola, portando alla realizzazione di vere e proprie opere d’arte.

 

Dall'Ottocento ai giorni nostri

L’epoca del classicismo, l’Ottocento, incrinò l’amore per il peltro, che venne progressivamente sostituito da vetro, acciaio e porcellana; divenne però popolare una sua variante, il Britannia metal, e lo stile floreale dell’Art Nouveau permise ai maestri peltrai di creare alcuni capolavori. Un certo numero di laboratori artigianali riuscì a sopravvivere all’industrializzazione del dopoguerra e oggi il peltro artigianale sta attraversando un periodo di rinascita, soprattutto nell’Italia del Nord. Liberi da ogni traccia di piombo per legge dal 1970, molti laboratori hanno mantenuto le forme degli stili tradizionali ma, trattandosi di un materiale versatile e malleabile, sono in grado di concepire disegni innovativi, consentendo a questo antico materiale di restare attuale e contemporaneo.

 

Made in Italy: storia del peltro

Il primo legame dell’Italia con il peltro può essere fatto risalire all’VIII secolo; il commercio dello stagno iniziò con i Fenici, con il porto di Venezia grande importatore, e gli artigiani italiani protagonisti; la loro capacità creativa e tecnica divenne popolare anche all’estero, estendendosi sino alla Lombardia e in particolare Brescia. Per Cosi Tabellini tutto iniziò proprio in Lombardia, quando Bruno Cosi trovò lavoro in un laboratorio di peltro; il prozio degli attuali proprietari diede via al suo nel 1954, affiancato dal nipote Sergio, padre dei proprietari di oggi. Da qui l’espansione della zona d’influenza, di generazione in generazione fino all’attuale, con l’obiettivo di conservare il retaggio degli stili classici, allo stesso tempo alimentando l’evoluzione dell’azienda.

 

Usi e valore degli oggetti in peltro

Atossico e molto stabile - è infatti composto solo da rame, stagno e antimonio - senza piombo e sicuro per l’uso alimentare, il peltro di Cosi Tabellini risponde a tutti gli standard UE e USA in materia. La sua versatilità lo rende perfetto non solo per oggetti decorativi, ma anche per l’impiego con cibi e bevande, tanto che le collezioni dell’azienda lombarda offrono qualcosa di adatto ad ogni occasione e gusto estetico, dai servizi di gala ad oggetti di uso quotidiano, dal cristallo alla ceramica, per arrivare a quel peltro puro che dà vita a calici e vassoi. Il valore del peltro di Cosi Tabellini è quindi indiscutibile.

 

Il peltro per Cosi Tabellini

I prodotti Cosi Tabellini, di cui su RG Mania trovate un assortimento per tutti i gusti e le tasche, sono ideali per hotel di lusso e ristoranti di alta qualità. Tra i fattori distintivi, i punzoni peltro impressi su ogni oggetto per mostrarne l’origine e garantirne l’autenticità e i legami con il grande schermo, oltre che con serie tv italiane. L’azienda di peltro di Brescia offre quindi una produzione artigianale in peltro che si caratterizza per la sobria eleganza influenzata dalle radici italiane, in cui il sapere e le tecniche antiche dei mastri peltrai sono al servizio di design sospesi tra classico e contemporaneo, in modo da integrarsi alla perfezione in contesti tanto moderni quanto tradizionali.