| Sul Bancone

I 10 clienti che ogni barman vorrebbe evitare

-

Nel nostro lavoro siamo abituati ad avere a che fare con grandi nomi del bartending nazionale e internazionale ma spesso dimentichiamo che queste immense personalità hanno lunghi trascorsi alle spalle fatti di orari no-stop, nottate ad asciugare bicchieri e nella maggior parte dei casi storielle che fanno ridere circa umiliazioni subite dai propri boss… e soprattutto dai clienti.

Oggi vorremmo ripassare con voi alcuni dei più classici personaggi a briglia sciolta che girovagano di locale in locale e che ogni barman si potrebbe trovare ad affrontare:

  1. LO SFASATO: ore 2 di notte di un lunedì sera qualunque, l’unica presenza umana nel giro di chilometri il poverino che ha la sveglia all’una per andare a lavorare in autogrill, e si palesa alla serranda abbassata a tre quarti questo personaggio che nemmeno si accorge del pavimento bagnato e con una certa nonchalance ti chiede ‘Ma state chiudendo?’; questo particolare avventore è spesso lo stesso che chiede un caffè a orari inammissibili e alla tua risposta farcita del miglior sorriso ‘Avrei già pulito la macchina un paio di volte, ma glielo faccio lo stesso’ riesce a risponderti ‘Lei è molto gentile’.

  2. L’INDECISO: arriva in compagnia, si accomoda, chiacchiera amabilmente, ma quando arrivi per ordinare ti dice che ‘Mmm… no, per me niente’. Corollario di tale categoria è colui che ti chiede sempre ‘Altri due minuti’ per decidere, pur non aprendo la lista, pur essendo passate due guerre mondiali ed essendosi susseguiti almeno una mezza dozzina di governi da quando si è seduto; quando finalmente ti palesi di fronte a lui, quasi scocciato della tua presenza, ti fa attendere altri cinque minuti buoni consultandosi con gli amici per poi annunciare ‘Un caffè’.

  3. L’ESPERTO DI VARIANTI: in questa categoria vanno inseriti numerosi casi umani che chiedono caffè non troppo caldi, poca correzione nel caffè per non pagarla, macchiatoni al posto di cappuccini per pagarli meno, ristrettissimi bollentissimi ma con latte freddo a parte. Dei veri e propri idoli, campioni olimpionici di una disciplina ancora (chissà poi perché…) non inserita nelle competizioni internazionali.

  4. GLI INCONTINENTI: a qualunque barman prima o poi è capitato di NON servire questi fenomeni che entrano e con tutta la spavalderia di cui dispongono chiedono dove si trovi il bagno, ne usufruiscono e poi escono senza aver comprato nemmeno un pacchetto delle più economiche chewing-gum o che alla tua gentile richiesta di consumare non essendo un bagno pubblico, rispondono ‘Certo, prima di uscire!’ ma dal sorrisetto malefico sotto i baffi capisci già come andrà a finire, e non passano più di due minuti che vedi la porta sul retro sbattere.

  5. GLI INCREDULI: quei tipini simpaticissimi che dopo due chiacchiere di cortesia durante le quali ti han fatto credere di poter rientrare nella categoria dei ‘NORMALI’ ti piazzano la bomba ‘Ma tu che lavoro fai?’, momento in cui qualcosa inizia a scricchiolare… e alla tua risposta ‘Bè, ecco, sarei barista’, riescono ad affondare il colpo ‘Si ma a parte quello? Cioè, normalmente cosa fai?’, tu insisti ‘Lo faccio a tempo pieno’ e loro compassionevoli concludono ‘Si ma non vorrai farlo per tutta la vita!’.

  6. I FANTASIOSI: quelli che non si accontentano di chiamarti con un ‘Mi scusi…’ (mai essere banali) ma provano ogni genere di esclamazione e sostantivo, da ‘Uei’ a ‘Garzone’, dai fischi a ‘Ragazzo’ a ‘Tata’ (essere donna non aiuta…), collezionando tante espressioni da rimpolpare il tuo lessico, specialmente se sei giovane e gli avventori si sentono in obbligo di ricordarti che ‘Tanto potresti essere mia figlia’, aggiungendo poi ‘O anche mia nipote’, prima di far scivolare gli occhi sul tuo di dietro appena ti giri, senza rendersi conto che ti trovi di fronte a uno specchio.

  7. IL SACCENTE: o tuttologo, o ancora criminale, visto che pensa (e sottolineo PENSA) di sapere tutto su ogni argomento, istruendo amici a parenti su fesserie di portata globale che aiutano a diffondere ignoranza, ma che ti costringono a rimanere impassibile in quanto doveroso di rispettare il tuo ruolo. Riescono ad asserire anche proposizione come ‘Io bevo solo Prosecco, visto che il Metodo Classico italiano nulla ha da invidiare ai migliori Champagne francesi’: ovvio, perché il Prosecco per loro è un metodo classico; così riescono a lasciarti stupito, col cruccio perenne che ti fa chiedere ‘Ma questa dove l’avranno letta?!’.

  8. GLI INVISIBILI: non salutano, né all’entrata né all’uscita, e se provi a farlo tu ti lanciano un’occhiataccia in stile Ciclope di X-men (inceneriti al primo sguardo); passano tutto il tempo a parlare al telefono, ti ordinano col cenno della mano, non sprecano sorrisi per paura delle rughe e non lasciano traccia di sé come i migliori killer: letali.

  9. I GENITORI ESEMPLARI: quelle simpatiche coppiette che lasciano violentare le brioche dai figli che ne cospargono così tanti pezzi in giro per il bar che non ci si può che chiedere se l'abbiano almeno assaggiata o si siano limitati a leccarle; quelli che lasciano i propri amati pargoli devastare le bustine di zucchero, squarciarle, diluirle in giro per il tavolino o rendere quelle ancora chiuse inutilizzabili. Sia lode ai bimbi che giocano, ma un po’ meno ai genitori che non se ne curano limitandosi a commentare distrattamente ‘Smettila’ mentre sbadigliano o addirittura a vantarsene, come se il succo versato sulla sedia sia l’ultima installazione del loro piccolo e amato artista post-futurista.

  10. GLI INNAMORATI: quelli accavallati uno sopra l’altro in un groviglio di gambe e braccia in cui nemmeno loro riescono a riconoscere cosa è di chi e te lo sbattono in faccia. Generalmente le palpatine si sprecano come se non ci fosse un domani e anche il consumare un’acqua tonica, spesso lasciata a metà causa ormone incontenibile, può trasformarsi in un’esperienza erotica senza precedenti. Attirano gli sguardi di tutto il locale, barman compreso, che pensa fra sé e sé: ‘Forse l’incredulo del punto 6 ha ragione, dovrei cambiare lavoro’.