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Churchill China, visita a Stoke-On-Trent tra ospitalità e professionalità

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Mercoledì 16 maggio è stato un giorno da ricordare per la RG Commerciale. Un team di dipendenti, guidato dal titolare Giorgio Negri, è infatti stato invitato a visitare la sede centrale di una delle più importanti aziende britanniche produttrici e distributrici di porcellana e ceramica vetrificata: la Churchill China.

Dopo un’accoglienza, sia a livello logistico che di ospitalità, semplicemente perfetta, il nostro tour è iniziato dallo showroom, di grande impatto e ricco di novità, dalla posateria alla linea buffet, passando per la coloratissima e di tendenza linea Stonecast.

La delegazione della RG Commerciale in visita alla Churchill China

IL PROCESSO PRODUTTIVO (1)

La seconda tappa, quella riguardante il processo produttivo, è sicuramente stata la più suggestiva.

Un addetto della ditta – con il prezioso supporto di uno dei due Business Development Manager italiani di ChurchillGiuseppe Piraino, nostro punto di riferimento per tutta la giornata – ci ha guidato alla scoperta dei ‘segreti’ della nascita dei prodotti, sin dalla prima fase, ovvero l’arrivo della materia prima, a cui viene sottratta l’acqua per iniziare ad essere trattata. Si formano così enormi ‘salsicciotti’, che da apposite (e costosissime) macchine vengono tagliati e premuti su una serie di stampi attentamente e preliminarmente selezionati; il materiale di scarto viene costantemente messo da parte per poter essere riutilizzato.

La Regina Elisabetta in visita alla Churchill

I piatti vengono quindi cotti in forno per una ventina di minuti e puliti attraverso una sorta di carta vetrata; passano poi attraverso un macchinario in grado di produrre quattro referenze diverse della stessa linea. Una volta riempito totalmente un apposito carrello di ‘biscotti’, questi vengono spediti per trenta ore in forno a una temperatura che raggiunge i 1100°C. I robot vengono impiegati solo per determinate forme e hanno – tra l’altro – il compito di apporre il marchio di garanzia Churchill sul retro del piatto.

 

 

La zona produttiva della Churchill China

IL PROCESSO PRODUTTIVO (2)

L’alternativa – per prodotti quali teiere, salsiere e tazzine – è il colaggio manuale; a seconda delle loro dimensioni, questi vengono riempiti e messi in forno. Ci sono addetti che li finiscono e ripuliscono, altri che si occupano del controllo qualità e via classificando. Ciò che ci ha più colpito è come ognuno si renda utile in un compito ben preciso, dai manovali ai veri e propri artisti, come coloro che appongono pitture e decalcomanie prima che il prodotto venga reinserito in forno per circa un’ora e mezza.

Un discorso ancora a parte meritano i manici, che richiedono una lavorazione più semplice e tramite colaggio. Per una vera e propria ‘fabbrica nella fabbrica‘, le tazzine vengono invece cotte una volta sola, per circa sei ore. Ad impressionarci sono state in particolare le fasi di controllo qualità – gli addetti sono infatti in grado di rilevare eventuali imperfezioni semplicemente da un suono discordante rispetto al consueto – e il certosino accertarsi che i prodotti pronti per essere imballati siano assolutamente integri.

Prodotti Churchill targati Rolls Royce e McLaren

TRADIZIONE E INNOVAZIONE

Conclusa la visita alla parte produttiva è stato il turno di quella ‘social’, a partire dai filmati YouTube del canale ufficiale dell’azienda, relativi alle nuove tendenze di abbinamenti dei prodotti con il cibo e degli ambienti in cui si collocano.

La ‘factory’ di Stoke-on-Trent cerca infatti costantemente di trasferire nelle sue creazioni le tendenze più attuali; quelle del futuro immediato sono considerate legate ai colori naturali, lo stile vintage e quello industriale, il tutto nell’ambito dell’era digitale. Per rivolgersi alle più importanti scuole culinarie del mondo, Churchill prende inoltre spunto dal mondo dell’abbigliamento. Dopo aver pensato e realizzato il prodotto, c’è ovviamente chi lo vede come recipiente e contenitore; ecco quindi Obsession, gara di abilità tra chef targata e sponsorizzata dalla stessa Churchill. Non solo Instagram, ormai il social media preferito dagli chef: l’azienda inglese non rinnega la tradizione, affidando la sua comunicazione anche ad un magazine semestrale.

Il magazzino principale della Churchill China

LA LINEA BUFFET

Una delle linee più di tendenza è sicuramente la Buffet. David ‘Dave’ Hubszer, il responsabile sviluppo prodotto (o forse sarebbe meglio dire prestigiatore:-)), ci ha così illustrato tutte le possibili combinazioni di una serie di prodotti; una collega ci ha invece esposto le novità più interessanti, sempre all’insegna dello Stonecast. Dal colorato e attraente showroom al creativo e affascinante reparto marketing; qui ci è stato chiesto di visionare e valutare nuove linee e tendenze, sia in fatto di colori che di nuovi possibili decori.

MAGAZZINI E ORGOGLIO BRITANNICO

La parte finale della nostra visita si è svolta all’interno dei due magazzini, attraverso le

Una vista panoramica del magazzino principale della Churchilldecine di corsie, le migliaia di pallet e i milioni di pezzi pronti per essere smistati in tutto il mondo; all’insegna di un sistema che riduce al minimo sia il tempo per trovare i prodotti che il rischio che vengano distribuiti quelli sbagliati, ma soprattutto di una sicurezza ai massimi livelli. Come ai massimi livelli è anche in questo ambito la specializzazione e la professionalità, con qualche nota di colore dato il periodo magico per il Regno Unito, tra nascita del ‘principino’, Royal Wedding e Mondiali di calcio, ai quali la Nazionale inglese si presenta (come sempre…) con altissime aspettative.

Un po' di sano orgoglio britannico

Per una giornata a dir poco piacevole, all’insegna dell’ospitalità e della competenza; non può d’altronde essere un caso che la storia di Churchill China sia iniziata nel 1795 e sia proseguita, e prosegua tuttora, attraverso una serie di successi e innovazioni, sempre mantenendosi al passo con i tempi.

Crediti foto: Nicola Negri.