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Caffè Musetti e l’Associazione CSC

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CSC, Caffè Speciali Certificati, è un’associazione nata nel 1996 che, pur non acquistando direttamente i prodotti, si occupa di organizzare ed effettuare i controlli necessari per garantire i migliori caffè, attraverso un processo durante il quale i suoi incaricati ne testano nuove qualità e analizzano nuove tecniche di lavorazione, per poi compararli con quelli di riferimento e, se idonei ai parametri, riconoscerli come caffè speciali certificati. Diverse sono le torrefazioni che hanno colto l’importanza di questo servizio e fra queste ovviamente non poteva mancare Caffè Musetti, azienda ubicata a Pontenure, in provincia di Piacenza.

Punto di forza dell’Associazione è il rapporto diretto coi produttori, spesso coinvolti nelle attività di certificazione con visite dirette alle piantagioni e agli impianti di lavorazione, e attraverso l’educazione al riconoscimento dei prodotti migliori mediante assaggi, per fargli comprendere concretamente l’importanza dell’impegno nel garantire un prodotto che sia di qualità superiore.

Lo scopo di CSC è dunque quello di promuovere la cultura del caffè di pregio, riconoscendo quali, fra le centinaia di varietà, siano meritevoli del bollino di certificazione. Questo fondamentale processo è reso possibile anche dalla collaborazione delle aziende, che per prime puntano alla fornitura di materie prime di pregio per ottenere prodotti finali di spessore e cercare di arginare lo strapotere dei grandi marchi che contribuiscono al progressivo peggioramento degli standard qualitativi di un prodotto così largamente consumato. Le cause comuni di questo triste fenomeno sono le lavorazioni che uccidono gusti e aromi, ma prima ancora l’utilizzo di materie prime di scarso pregio, con il paradosso finale di offrire il miraggio della qualità a basso prezzo.

A contrastare questa situazione si è riscontrata la crescita lenta ma costante di corsi promossi da chi non si è rassegnato a svolgere con mediocrità il proprio lavoro ma ha aperto le porte a un nuovo livello di esperienza, mettendosi nella disposizione d’animo che solo un grande professionista può rivestire: quella dello studio, della condivisione e della volontà di migliorarsi, con passione. I dati forniti da Scae – Specialty Coffee Association of Europe – hanno confermato questo andamento, segnalando solo nello scorso anno 496 certificazioni e nei primi sei mesi del 2014 ben 421.

Enrico Meschini, presidente CSC, ha osservato che “se tradizionalmente i parametri su cui si basava la scelta del barista erano la notorietà del prodotto e la sua ampia presenza sul mercato, la resa in termini economici e solo in ultima battuta il fattore qualitativo, ultimamente è da quest’ultima richiesta che prende il via la ricerca”. Meschini continua poi mostrando un certo ottimismo: “Penso che con tempi abbastanza lunghi – una decina d’anni – potrà arrivare anche in Italia il consumo di prodotti selezionati, sull’onda di una maggiore attenzione nei confronti della qualità da parte dei baristi come pure dei consumatori, che finalmente sapranno riconoscere e premiare chi offre prodotti di eccellenza, mostrandosi disposti a pagare il giusto per un eccellente espresso”.

Come in ogni lavoro che cerchi di migliorarsi e precorrere i tempi invece di rincorrerli affannosamente, anche quello di CSC si sta rivelando molto importante ma soprattutto molto difficile. Dichiarandoci ammirati dal progetto, facciamo i migliori auguri all’associazione e ci complimentiamo con Musetti per la scelta di farne parte, segno che anche la provincia di Piacenza si sta muovendo nella direzione giusta.